Le 3P: Posizione, Prestazione, Potenziale

Le 3P: Posizione, Prestazione, Potenziale

La teoria delle 3P è una delle più diffuse in ambito HR per l’analisi e la trasformazione delle organizzazioni. E’ infatti ancora oggi uno degli approcci più efficaci per focalizzare l’attenzione sugli strumenti strategici utili al miglioramento dell’interazione tra l’organizzazione aziendale e le persone.

La prima delle 3P: Posizione
In ogni azienda di beni o servizi, è presente una organizzazione (implicita o esplicita) che ha come scopo la trasformazione di input in output. Gli obiettivi, le modalità, le tempistiche, le relazioni gerarchiche e funzionali, sono definiti attraverso l’organigramma aziendale e i ruoli ricoperti dalle persone.
Per definire, analizzare e riorganizzare un qualsiasi processo, è indispensabile conoscere la sequenza di attività necessarie per svolgere i ruoli e ricoprire le posizioni. Diventa quindi fondamentale la capacità descrittiva che l’azienda ha di se stessa. La consapevolezza organizzativa porta a riconsiderare non solo la struttura attuale ma a fare ipotesi sulle soluzioni future.
La definizione di un organigramma, delle job description e dei processi, sono i principali strumenti che le aziende utilizzano per “descriversi”.
Con l’analisi delle posizioni possiamo ottenere le seguenti informazioni:
Qual è lo scopo della posizione e se è ancora valido;
Quali sono le competenze necessarie per ricoprire la posizione: ciò ci permetterà di strutturare attività di riorganizzazione, di acquisizione di risorse e formative mirate per colmare eventuali gap;
Avere un approccio sistemico all’organizzazione delle risorse umane.
E’ per questo motivo che i processi di valutazione delle performance del personale sono strettamente collegati ai contenuti delle posizioni aziendali.

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